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BLACK FRIDAY E COMMERCIO. OCCASIONE DI AFFARI O DI POTENZIALI PERDITE?

Il Black Friday, tradizione commerciale nata in America e ormai applicata nel Mondo intero, ha una genesi non univoca. Si fa risalire da più parti al 1924 quando i Grandi Magazzini Macy’s introdussero un evento speciale, da tenersi il quarto venerdì di novembre, per aprire la stagione delle vendite natalizie.

Anche la scelta del nome non gode di pareri uniformi: alcuni lo fanno risalire al fatto che in quegli anni la contabilità tenuta a mano prevedesse inchiostro rosso per registrare partite in perdita e nero per le partite in attivo, come quelle generate dalle vendite del Black Friday, altri al fatto che tale giorno fosse “nero” per chi voleva recarsi in auto nelle città, vista la folla di persone accorsa nei negozi.

Fatto sta che da alcuni anni, da quando l’e-commerce è divenuto parte delle nostre abitudini di acquisto, la grancassa della comunicazione concentra grandi spazi ed investimenti per creare un evento che è diventato sempre più importante per i numeri che porta, sia online che offline. Declinato inoltre nel lunedì successivo, per quanto riguarda i prodotti di elettronica, diventato ormai il sempre più importante “Cyber Monday”.

I numeri che emergono dall’evento del 2021 sono interessanti e meritano un’analisi attenta.

Innanzitutto, la maggior parte della crescita e dei dati di vendita vengono dal commercio online, vero fruitore di questa stagione di vendite. Secondariamente dobbiamo constatare come si inizi a parlare di “Black Month”, in quanto gli sconti e le vendite promozionali inizino nei primi giorni di novembre con varie denominazioni e giustificazioni.

Vedendo per prime le statistiche di vendita americane, il Mercato più importante al mondo, possiamo notare come il Black Friday inteso come singolo giorno, quest’anno abbia performato meno di quello del 2020. Il grafico successivo lo certifica

La tabella qui sopra, pubblicata da Criteo (Sintesi delle vendite del Black Friday) mostra l’aumento delle vendite durante il giorno di sconto rispetto alle medie di incasso degli altri giorni di novembre. Ad un aumento del 385% rilevato lo scorso anno, si contrappone un più 371% oggi. Diverso è il discorso relativo al Black Month, dove le vendite online sono aumentate del 26% nel 2021. Sono evidenti gli effetti dell’anticipo delle promozioni, tali da incidere per un tempo più lungo e meno concentrati nel singolo giorno “nero”.

I dati europei confermano sostanzialmente l’andamento americano per Germania e Gran Bretagna, mentre la Francia ha registrato un calo costante in tutto il mese di novembre, per vedere un picco di vendite durante il Black Friday, non bastante però a compensare l’andamento globale del mese.

Fonte: Criteo (Sintesi delle vendite del Black Friday).

Anche in Italia si è osservato il fenomeno della diluizione delle spese durante il mese di novembre, con un picco di ricerche effettuate sul web nei giorni clou del 25% in aumento rispetto alle medie degli altri giorni del mese (fonte Compass) che comunque erano superiori a quelle dei mesi precedenti del 65%.

Sono stati scelti maggiormente i negozi fisici rispetto all’online (in Italia si effettua online solo il 18% del totale della spesa privata) e gli acquisti non sono cresciuti come in America. Si stima che tale scelta sia dovuta al pericolo pandemia perdurante ed all’incertezza economica che ad esso si associa e che nel nostro Paese grava in maniera importante sulla fiducia dei consumatori.

Si rileva come la maggior parte delle ricerche e degli acquisti sia stata effettuata tramite mobile, confermando le abitudini di navigazione consolidatesi nell’anno. Un altro dato interessante riguarda la tendenza rilevata anche dai sondaggi precedenti alla data del Black Friday, che le ricerche di prodotti hanno avuto un orientamento espresso verso prodotti “green” o per lo meno sostenibili, orientamento che potrebbe consigliare i commercianti ad esporre più prodotti di quelle categorie nei prossimi periodi.

Una riflessione che si deve fare riguardo questi periodi di vendite scontate anticipate, evidenzia che ultimamente le vendite a prezzo pieno vengono effettuate ormai per periodi sempre più brevi della stagione. Tendenza che influirà grandemente sui dati del Natale, probabilmente simili o in calo rispetto agli anni precedenti, con i consumatori che hanno avuto modo di approfittare delle offerte dell’intero mese di novembre e che potranno godere dei saldi nei negozi fisici già nei primi giorni di gennaio.

Tra sconti online, saldi, vendite promozionali e altre iniziative, sarà sempre più difficile per i commercianti tradizionali riuscire a realizzare margini stabili dalle loro vendite. Sarà sempre più difficile affidarsi a un singolo canale commerciale o a un singolo genere o Marchio, convenendo la scelta ormai comune a molti di scegliere una modalità di vendita omnicanale (web più negozi fisici) con ampie integrazioni tra le piattaforme.

La domanda finale è: quanti riusciranno ad evolvere e mantenere attivo il proprio business?

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